Una prima necessaria considerazione: non era mai accaduto nei tornei a dodici squadre, che tutte raggiungessero la fase finale in almeno una competizione. Ciò attesta l’effettivo valore delle squadre e spiega l’equilibrio che ha regnato soprattutto nelle squadre di medio livello. Per questo il voto di partenza non può che essere sufficiente.
Honduras: 6-
Un quarto di Basket ben giocato (perso in 3 gare contro il Venezuela) non cancella un opaco torneo calcistico. Manca il finalizzatore davanti. Aggiungendolo, può cambiare la storia. Spuntati.
Svizzera: 6
Squadra a trazione calcistica, giocano a meraviglia nel girone. Sono fuori nel calcio dopo due tesi supplementari. Escono per una mano contestata. Ma l’errore (per il valore della squadra) è arrivare a giocare quei supplementari. Illusione.
Canada: 6.5
Alla prima partecipazione beccano subito il girone con il Qatar. Nel calcio subiscono la compattezza maggiore del Congo, nel Basket conquistano una buon quarto di finale. Sui social dominano.
Peccano un po’ di inesperienza, ma l’inizio è incoraggiante. Chi ben comincia …
Groenlandia: 6.5
Da molti considerati come la squadra predestinata a interrompere la dinastia qatariota, ma il loro TDF è leggermente sopra la sufficienza considerando le alte aspettative. Le nette sconfitte nei quarti di calcio e nelle semifinali di basket contro i campioni dimostrano che per batterli c’è bisogno di qualcosa in più. Da rivedere!
Congo: 7
Compatti, coesi, rognosi. Il Congo nel calcio è stato questo. Nel Basket ci provano ma i limiti sono evidenti. In definitiva, un torneo corretto e ben giocato che servirà come esperienza negli anni successivi. Congo alè!
Cina: 7
Dati da tutti come Cenerentola, sfiorano il doppio passaggio. Escono nel calcio per una maledetta differenza reti, nel basket si giocano a viso aperto il quarto di finale. Modesti è il jolly da cui ripartire. Sorpresa.
Isole Falkland: 7
La migliore delle “piccole”. Aiutate da una partenza da teste di serie conquistano entrambi i quarti di finale. Pagano le pensanti assenze nei momenti decisivi. Obbligatorio riprovarci al completo. Acciaccati.
Tristan da Cunha: 7
Meno 0.5 per essere gli unici a perdere a tavolino una gara.
Si ripresentano dopo un anno di assenza con una squadra di assoluto valore. Valore che dimostrano fino alle semifinali dove subiscono (a sorpresa) una sconfitta netta.
Confermano, loro malgrado, la “regola” del TDF: puntare ad uno sport non paga.
Al limite.
Anguilla: 8
Battono la testa di serie e sono protagonisti nella semifinale di Basket di una serie indimenticabile con il Venezuela, spinti da un pubblico eccezionale. Da rivedere nel torneo pallonaro dove escono con una differenza reti di -13. Belli a metà!
Spagna: 8,5
Prima del torneo avevano dichiarato che l’obiettivo era raggiungere le semifinali di calcio. Detto, fatto. Seppur in pochi ci credevano.
La squadra guidata di Di Marcantonio gioca il miglior calcio del Torneo e dimostra di valere le top4 della competizione pallonara.
Pagano un po’ la taglia fisica. Il girone di ferro del Basket li svantaggia.
Sarrismo.
Venezuela: 9
Il massimo che si poteva chiedere da una squadra privata di uno dei suoi tasselli chiave (Gianmarco Zitti). L’ aggiunta di Zacchigna ha dato una dimensione reale anche nel basket. Collevecchio è l’uomo in più per alzare la difesa nel calcio.
Gara2 della finale e il rigore di Pikillo sono forse gli unici rimorsi di una cavalacata comunque memorabile. Bravi!
Qatar: 10 e lode.
Il non plus ultra del TDF.
Un dominio storico e senza precedenti.
0 partite perse
115 punti subiti contro i 222 punti realizzati
7 gol subiti contro i 29 messi a segno.
Miglior giocatore di calcio.
Miglior giocatore di basket.
Miglior atleta.
Miglior gladiatore.
What else?