“NON HO MAI VINTO MA QUALCOSA HO LASCIATO. NEL 2015 SI SALVO’ SOLO LUCA SIMEONI. SQUADRA DIVISA DA S. DE LUCA? UN ERRORE, NON ACCADRA’ PIU'”
IL PERSONAGGIO
A. Maggitti è un atleta storico del TDF.
Per lui ben otto partecipazioni. Il miglior
risultato è la vittoria nel 2014 nel torneo di
Basket (non vissuto però da protagonista)
1. Ciao Alessandro anche tu tra gli atleti storici di questo torneo, con otto partecipazioni consecutive (2010-2017)….
Ciao Corrado! È sicuramente un grande orgoglio comparire fra gli atleti storici, nonostante in realtà non abbia mai vinto il Torneo.
Questo però vuol dire che qualcosa ho lasciato: la vittoria infatti non è sempre tutto e questo torneo ne è sicuramente la dimostrazione!
2. E allora, se dovessi riassumere TDF in una parola quale useresti?
A dire il vero non c’è bisogno di trovare delle parole per descrivere questo torneo, perché il nome del torneo dice già tutto, soprattutto per me che ho avuto la fortuna di conoscere Tommaso! Il TDF infatti rappresenta a pieno l’uomo che era e continua ad essere in quel campo che non lascerà mai e perciò sono fiero di poter di anno in anno far vivere la sua memoria!
3. Avendo partecipato a diverse edizioni c’è un TDF a cui sei maggiormente legato? E perché?
In realtà non c’è un’edizione a cui sono più legato: ce ne sarebbero diverse.
Se devo sceglierne, però, le mie preferite sono state sicuramente le prime perché vissute con maggior leggerezza, con un unico scopo: divertirsi e lottare su quel campo!
Ogni anno si cerca di ricreare quella magia anche se la voglia di vincere e competere a volte può far perdere quel gusto di divertirsi…
4. Unica vittoria nel 2014: finale di Basket contro il Liechtenstain, purtroppo non vissuta da protagonista (il trio titolare era composto da Quaranta, Timperi e Marziani). Quali ricordi sono i ricordi legati a quella vittoria?
Quella vittoria, come hai detto, non è stata vissuta di certo da protagonista sul campo, ma la sento comunque mia!
Infatti, deriva da mesi di preparazione e ricerca dei giusti elementi per formare una squadra competitiva in entrambi gli sport!
Poi veder giocare dalla tua parte un giocatore come Marco Timperi (ora in A2 con Mantova) e il mio grande amico Gherardo Quaranta (miglior giocatore di quel torneo) resta comunque uno dei miei più bei ricordi legati a questo torneo.
5. Passando ai momenti peggiori, forse il biscotto della Svezia e Uruguay ai vostri danni nel 2015…
Si, sicuramente è stato uno dei momenti più brutti del TDF… non è mai bello vedere giocatori fermi per far finire una partita in pareggio (soprattutto se quel pareggio ti butta fuori dal torneo)!
Non è la prima e non sarà l’ultima volta che accadono cose simili, ma quando subisci un “biscotto” da dei tuoi amici fa ancora più male: la lealtà prima di tutto! Colgo l’occasione per ringraziare Luca Simeoni (giocatore della Svezia), l’unico che non era d’accordo e cercò di impedirlo!
6. Tu e Stefano De Luca avete partecipato insieme in sette edizioni su otto: all’appello manca, però, l’edizione 2016. Tu con la Siria (nel calcio non qualificata e nel basket arrivata alla semifinali) e Stefano con il Trinidad &Tobago (che nel calcio è arrivato fino ai quarti di finale). Ci racconti cosa successe?
Quella del 2016 è stata un’edizione molto strana.
La nostra separazione dipese da un malinteso che non lo incluse nella squadra che stavamo creando. Era da tempo che avevo il desidero di partecipare insieme a mio cugino Francesco Maggitti a questo torneo, ma per una cosa o per un’altra era sempre sfumata l’occasione! Quell’anno era giusto inseguire questo desiderio…ma una cosa è certa: la coppia De Luca/Maggitti non si spezzerà ancora per molto!
7. Tra le tante partite giocate ce ne è una che vorresti rigiocare? E perché?
Non ho dubbi: la semifinale di beach soccer nel 2011 che resta il mio miglior risultato! Quell’anno si creò la giusta alchimia dato che la squadra era composta dal mio gruppo storico. Avremo potuto vincere quel torneo, nonostante all’inizio non apparivamo di certo tra i favoriti! Fu anche il torneo in cui realizzai più gol (5 gol in 3 partite); Fu un peccato uscire per un errore di distrazione all’ultimo minuto: la finale era veramente ad un passo…
8. E quali sono gli obiettivi del TDF14?
Sicuramente il mio obiettivo è riunire quel gruppo storico e riprenderci la nostra rivincita!
Ho imparato una cosa in questi anni in cui non ho partecipato con loro: conoscersi da una vita può contare più della forza dei singoli giocatori.
Quando non senti una squadra tua, difficilmente riesci a dare il massimo in campo. Voglio tornare a ricreare quell’alchimia che è mancata in questi anni e se questo significa non essere i favoriti non importa… a volte chi non parte favorito arriva più lontano!
9. Infine, nel “TDF che vorresti” cosa c’ è che ora non c’è?
Beh, ovviamente una mia vittoria sempre inseguita, ma mai raggiunta!
A parte gli scherzi, penso che sia difficile preparare il torneo mglio di come sia già allestito, viste le strutture e il budget disponibile. Ogni anno gli organizzatori fanno un gran lavoro per permetterci di giocare, quindi un grazie va innanzitutto a loro!